SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XIX LEGISLATURA --------------------
9ª Commissione permanente
(Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare)
122a seduta: giovedì 11 aprile 2024, ore 9
ORDINE DEL GIORNO
INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO
MURELLI, CENTINAIO, BERGESIO - Al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
Premesso che:
il 1° febbraio 2019 è entrato in vigore l’accordo di partenariato economico (EPA, Economic partnership agreement) UE-Giappone con l’obiettivo di favorire il rafforzamento del legame tra i due partner, attraverso un maggiore accesso ai rispettivi mercati per merci, servizi e appalti pubblici, l’eliminazione delle barriere non tariffarie (BNT), la tutela delle indicazioni geografiche e dei diritti di proprietà intellettuale, la protezione degli standard della UE, l’armonizzazione normativa tra le due economie;
l’agroalimentare è tra i settori oggetto dell’accordo, con il riconoscimento di 205 indicazioni geografiche europee che potranno beneficiare in Giappone dello stesso livello di tutela garantito nella UE; di queste, 45 sono italiane;
per l'Italia il Giappone è la seconda destinazione extra europea più importante per formaggi, con 11.000 tonnellate annue per un valore di oltre 100 milioni di euro, ed in constante crescita, tanto che nel 2023 il comparto è risultato tra quelli il cui export è maggiormente aumentato (14,9 per cento in più);
l’accordo prevede in particolare una specifica deroga per i formaggi con denominazione di origine protetta per i quali è consentita l’esportazione in forme intere ed il successivo porzionamento e confezionamento nel Paese di destinazione, sotto stretto controllo dei consorzi di tutela; la scadenza della deroga è fissata al 1° febbraio 2026;
nel periodo transitorio le imprese casearie italiane avrebbero dovuto adeguare le proprie produzioni alle richieste del mercato Giapponese con riguardo ai formati delle confezioni, ma gli accadimenti degli ultimi anni hanno ritardato gli investimenti in nuovi impianti che rispondessero ai canoni del mercato di destinazione;
sarebbe auspicabile un intervento da parte del Governo italiano finalizzato ad estendere il periodo temporale della proroga, evitando l’introduzione di aggravi per le imprese italiane e al contempo l’utilizzo degli impianti di confezionamento sul territorio giapponese per la produzione di prodotti non certificati, che vanno ad alimentare il fenomeno dell’Italian sounding,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della problematica esposta e se non ritenga di aprire prontamente un dialogo con le competenti istituzioni europee, al fine di giungere ad una soluzione nella sessione annuale di rinnovo dell’accordo EPA, che coincida con la necessità per il nostro Paese di adottare un più graduale adattamento delle imprese ai canoni produttivi richiesti dal mercato giapponese.
(3-01040)